Bentornato gilet: via le maniche, spazio al brio
Viva la maglieria, in una delle sue espressioni più classiche e versatili
Sulle passerelle primaverili ha fatto una comparsa inaspettata un capo più che classico: il gilet. Attenzione, però: niente riferimenti maschili, è la versione in maglia a trionfare, allegra e piena di femminilità, come piace, tra le altre, a Emma Stone. Cormio lo propone corto colorato e divertente, Marco Rambaldi lo vuole attillatissimo, fitto di cuori colorati su fondo bianco, mentre Pierre-Louis Mascia gioca con gli intarsi per il gilet che sembra fatto con gli avanzi di filato, come facevano le nonne. Sostenibile, perché prodotto con materiali rigenerati, il modello Basket di Vitelli, a girocollo con lavorazione a intreccio, ricami sul davanti e dettagli che sottolineano l’effetto usato sul fondo. Traforato, come fatto a mano, il minuscolo e prezioso gilet decorato con paillettes firmato Brunello Cucinelli, e infine, il trionfo dello stile bon ton per quello in cachemire azzurro polvere con bordi colorati e chiusura a bottoncini di Barrie.