Messy-chic è la nuova regola
Camicie sgualcite, maglieria molle, dettagli imperfetti. Tutto scelto con cura.
Basta look pensati per acchiappare cuori o approvazione digitale. L’autunno/inverno 2025–2026 reagisce all’uniformità dell’algoritmo con una nuova libertà espressiva. Prada ha aperto la strada: silhouette che mettono in discussione i codici classici della femminilità, spalline che scivolano, capelli spettinati come appena usciti da casa. Ann Demeulemeester, con il suo romanticismo dark, Sacai, maestra di ibridazioni sartoriali, Balenciaga, re delle proporzioni esasperate, e Miu Miu, giocosamente disordinato, seguono la scia: outfit disallineati, volumi spiazzanti, styling irregolare ma coerente. Il risultato? Il ritorno di un’eleganza disordinata, costruita per istinto e non per strategia. Oggi quello spirito si traduce in blazer rigidi portati su abiti impalpabili, stivali massicci sotto gonne leggere, maglie oversize infilate di fretta Le giacche over di Balenciaga diventano manifesto di un potere sbilenco, volutamente fuori proporzione. Maison Margiela esalta l’arte della decostruzione: fodere in vista, cuciture irregolari, capi che sembrano incompiuti ma in realtà sono pura intenzione estetica. Acne Studios porta in passerella un knitwear scomposto, maxi maglie slabbrate e layering che sembrano improvvisati. A riportare equilibrio, Bottega Veneta sigilla il look con borse scolpite e accessori intrecciati, icone materiche che ancorano il disordine a un’eleganza raffinata.